6 ottobre 2007

Fulmini e saette



La quiete prima della tempesta. Non ha paragoni, non teme confronti. L'aria è densa, umida, scattosa, elettrica, nevrotica. Fulmini alti nel cielo. E' Tà Tc'iuàng, un'esagramma dell'I-Ching, vuole dire Grande Forza, Grande Energia, "ciò che è grande è luminoso" dice Confucio. E per me è come una chiamata alle armi, sento che finalmente la mia natura è in sintonia con il resto, come un personaggio di Cime tempestose. Una similitudine che diventa sineddoche. Quei fulmini a mezz'aria mi sembra di sentirli, mi sembra di vedere da tutte e due le parti dell'occhio, sempre la stessa immagine. L'I-Ching ti aiuta a ritrovare il contatto con l'Universo, e io oggi mi sento un pezzo di cielo, un pezzo nero, incazzoso, che sprizza scintille.
La pioggia è bella perché ti permette di camminare a testa alta anche sei stai piangendo, diceva Jim. Io aggiungo che la tempesta è bella perché puoi urlare e confonderti con i tuoni.

30 settembre 2007

Il dramma delle pigre domeniche pomeriggio




Ascolto "The Weight of the World" di questi Editors fottutamente geniali. Mi sembra di sentirlo, il peso del mondo; ma no, ovviamente non è lavoro per me, non è lavoro per le mie spalle.

Eppure qui qualcosa pesa. Mi giro. Non c'è nulla.

Ci penso su. Ho come l'impressione di sapere cos'è. Ha a che vedere con la piuma e il sasso di Galilei. Lasciati cadere nel vuoto, toccano terra allo stesso istante.

Nel vuoto..

E qui intorno di vuoto ce n'è parecchio.
Secchiate di aria mi stanno massacrando la schiena.

E mi chiedo perché? penso ad un giorno d'incantesimo
e delle giostre d'ore troppo uguali mi ripago..

Mi alzo.

Cambio canzone.