
27 giugno 2008
Ospizio marino

26 giugno 2008
Vetrate d'afa
C'è un certo scetticismo nell'aria. Poverino, pensa che caldo. Eppure i conti tornano, e anche i marchesi, i principi, le duchesse e le paggette delle duchesse. Cacchio ci sono proprio tutti. Bè tu no ovviamente. Ti vedo già con la tua maglietta a righe e la paletta di plastica a costruire castelli di sabbia, e il rastrello buttato un pò più in là. A nessuno frega mai nulla del povero rastrello, noi facciamo buche mica pettiniamo bambole. Una vita ossessionata da buche. E dalla Polvere. Ricordi ancora la Polvere? Secondo me è gialla..lo sai che è gialla? Che fai ridi? Ieri ho preso una decisione davvero drammatica, nel senso che l'ho presa davanti a un film davvero drammatico. Mi compro un pianoforte. Rosso-candela di Natale. Non posso continuare a cantare Nature Boy senza sdraiarmi su un pianoforte rosso stropicciandomi il farfallino dello smoking. Lo chiamerò 42, perché 42 minuti durano le mie giornate da qualche tempo. Abbastanza per impazzire e poi isolare la mia pazzia, per mangiare fragole e farmi diventare la bocca rossa. Me lo dicevano da piccolo che mangiando le fragole si diventava pazzi, "pazzi d'amore". Si vede che ero troppo distratto e già alla seconda zeta ero abbondantemente al quarto kilo. Sono un divoratore di cose rosse. Tranne la tua maglietta, quella potrebbe affogare benissimo nel verdastro mare di Ostia. La lancerò personalmente dalla rotonda quando mi capita, la prossima volta. La prossima volta..quando il Sant'Antonio batte il Sacramento.
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