
Il fatto è che noi siamo del tutto all'oscuro di questo loro daffare. Ce ne accorgiamo solo in due occasioni: quando si incazzano, e allora il Circolo delle Idee diventa un circolo vizioso, un vortice, che ti confonde, ti sfiacca, ti lascia con quella fastidiosa sensazione che non stai facendo abbastanza, che non ci credi abbastanza; e poi (più di rado) quando cominciano a collaborare, e allora una dopo l'altra, senza nessun preciso ordine se non quello del Caso, vecchie e nuove, sagge e folli, utili e futili, le Idee si vanno a posizionare nei posti più appropriati, nei momenti più oppurtuni, nelle occasioni più adatte, e la tua giornata prende il famoso verso giusto, inizia il periodo 'attivo', operoso, galoppante, forse arrivi a una svolta e prendi il sentiero propizio, forse non cambia nulla nella tua vita ma ti senti comunque felice, realizzato.
Il punto è chiedersi se in questi occasioni noi esercitiamo una qualche forma di influenza sulle Idee o se abbiamo o meno la possibilità di assistere a questi incontri anche quando siamo coscienti, senza accontentarci di quelle sbirciatine notturne e fumose (come è nella natura dei sogni) dal buco della serratura di quella stanza.
E oggi questo punto lo lascio sospeso, perché ho delle Idee sulla risposta, ma stanno ancora borbottando, sono un pò indecise, quindi cambio punto di vista, divago.
Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.