Ricorderò così questo Natale 2007.
Ricorderò questa canzone.
Ricorderò come si vive per un mese quando hai una porta per/da il mondo e non puoi usarla.
Ricorderò di dire buongiorno alla prossima ragazza che mi confezionerà un pacchetto regalo.
Ricorderò che lavoro, esami e febbre a 39° sono un cocktail pericoloso che può far impazzire, ma che se lo mandi giù tutto d'un fiato, alla goccia, può darsi che tu rimanga vivo per raccontarlo e che tu sia troppo elettrizzato all'idea di essere sopravvissuto da non credere di esservi riuscito.
Ricorderò che le persone capaci di sorprenderti spuntano nella tua vita nei modi e nei tempi più inaspettati e che ti ci puoi affezionare anche se non li conosci dalla prima elementare.
Ricorderò che gli schemi con cui hai ragionato ieri, oggi possono essere già troppo antiquati e che mantenere la mente elastica non è qualcosa che si fa col Brain Training del Nintendo DS, ma un esercizio di scandalo continuo tra te e l'immagine che hai di te.
Ricorderò quella ragazza che mi invitò a sorridere in un momento di tristezza mostrandomi le cicatrici di un intervento da cui si era salvata dopo due notti di rianimazione.
Ricorderò infine quel violoncello e quel Bach e quella donna che suonava divinamente a Via del Babuino; ricorderò che, mentre fumavo seduto accanto a lei con gli ultimi pacchetti appoggiati sul marciapiede, sono stato sereno per un pò.
Best wishes. Andrea
25 dicembre 2007
Iscriviti a:
Post (Atom)