19 settembre 2009

15 settembre 2009

Più niente al mondo

Grande Raccordo Anulare. Rallenta. Metti la freccia. Gira. Where? WHERE?
...E sei fuori. Buio sulla carreggiata. Cassia V..."Verso l'infinito..e oltre!". E "oltre" è ancora poco. Monterosi..forse ci siamo. Stop. Luci sulla città. Looking for tobacco. No money, no tobacco. Panico. Baciami. Retro e...go. Bivio. Buche. Prima stella a destra. Farfalle. Tante farfalle nello stomaco. Volano.
Volano su, in soffitta, a sorreggere il peso della notte, mentre noi smontiamo questa stanza pezzo per pezzo. E questo soffitto viola non esiste più. Niente più pareti, ma alberi infiniti. Mentre noi restiamo qui, abbandonati, come se non ci fosse più niente.
Più niente al mondo.
Lavanda. Insalata greca. Peccato per i pomodori. Eos..ma sì ti voglio bene. Un peu. Giornata nuvolosa. Io adoro le nuvole, e la pioggia. Perché mette in fuga i villeggianti, come nel parco di Mary Poppins, quando sul marciapiede si scatena il diluvio e i pastelli colorati cedono, squarciandosi come un Urlo di Munch, e un ruscello di arbobaleni finisce giù nel tombino. Sporchi di colori, lucidi, liquidi, lasciamo che l'acqua ci mulini intorno. Il bosco è opaco e noi illuminiamo il mondo. Tra le tue braccia tutto ha senso. E vorrei che gli altri 364 giorni fossero sempre così. Così Polaroid. Così reali. Mi tufferò in quel fiume. Someday. E tra le rocce raccoglierò le mie sigarette sporche. Ma c'è una roccia che non ha rivali. Qui il tempo si arrende. Qui, possiamo ascoltare Billie Holliday.
Sì.
Ho appena scelto il mio compagno di trasloco.